Tomba di Philippe Pot di Citeaux

Costruito con calcare policromo e decorato in oro, presenta otto figure incappucciate, a grandezza naturale, ognuna con uno scudo araldico mentre portano sulle spalle un catafalco dove riposa l'effigie di Philippe Pot di Citeaux. Le figure sono cupe e riverenti con teste chinate a lutto. Pur essendo isolate in momenti di tristezza individuale, sono unite dal fine di portare l'effigie e insieme lanciano un messaggio collettivo di cordoglio. Gli scudi indicano che i personaggi sono uniti anche dal sangue: sono tutti della casa di Borgogna. Pot indossa l'armatura completa e l'elmo con un soprabito corto decorato con altri colori e simboli araldici e giace su una lastra incisa con le mani in preghiera, con una spada accanto e un leone ai suoi piedi, appropriato per un nobile cavaliere servitore del re.

Pot supervisionò personalmente il progetto per la sua tomba ed è chiaro che i suoi valori si fondavano sul lignaggio, sullo status e sulla devozione religiosa. La grande struttura della tomba forma una scena visualmente coerente e unita: gli otto portatori sono equidistanti e vestiti in modo simile tra loro e creano così un senso di scopo comune. Questa coalizione tra i personaggi, insieme allo scudo araldico portato da ognuno di essi, evidenzia l'importanza che Pot dava al lignaggio. Le spese cospicue erano una prova di ricchezza e le proporzioni della tomba dimostrano che Pot poteva asserire il suo status con un certo brio anche oltre la vita. È il gruppo di figure in piedi che raggiunge questo scopo e fa risaltare l'opera: non era insolito avere una figura supina a grandezza naturale, ma quel corteo era davvero innovativo. Inoltre, coprire quelle otto persone con dei mantelli neri rafforza la loro presenza e li rende in qualche modo misteriosi, provocando nell'osservatore una risposta remissiva ma anche meditativa. In questo modo Pot ricorda allo spettatore il suo potere e il rispetto che suscitava, ma allude anche a un aspetto di profonda devozione poiché in queste figure vediamo dei parenti in abiti monastici, persi nella tristezza che Pot sperava avrebbe suscitato la sua morte.

L'aspetto monumentale della tomba ci dà un'idea chiara dell'autostima di Pot, una qualità che portò nel regno di Luigi XI, in un tempo in cui la monarchia francese si stava reinventando e mirava a distinguersi tramite opere audaci come questa. La tomba di Pot avrebbe contribuito alla magnificenza del nuovo re e spianato la strada agli altri per finanziare opere d'arte ugualmente imponenti.

- Sarah