Le quattro stagioni in una testa by Giuseppe Arcimboldo - circa 1590 - 44,7 x 60,4 cm Le quattro stagioni in una testa by Giuseppe Arcimboldo - circa 1590 - 44,7 x 60,4 cm

Le quattro stagioni in una testa

olio su tela • 44,7 x 60,4 cm
  • Giuseppe Arcimboldo - 1526/1527 - 11 luglio 1593 Giuseppe Arcimboldo circa 1590

Il maestro tardo-rinascimentale Giuseppe Arcimboldo è famoso per le sue bizzarre teste composte. Realizzate singolarmente oppure in serie, le teste sono formate da piante, animali ed altri oggetti inerenti i temi che Arcimboldo rappresentava, come ad esempio le quattro stagioni e i quattro elementi (terra, aria, fuoco ed acqua).

L’opera è firmata "ARCIMBOLDUS F," nel punto in cui la corteccia si sfalda dal ramo visibile sulla destra. Essa è anche oggetto di una lunga descrizione contenuta in un trattato scritto sotto forma di dialogo intitolato Il Figino, scritto da un amico di Arcimboldo, Gregorio Comanini, e pubblicato nel 1591, nel quale all’artista milanese Ambrogio Figino viene consigliato di lasciare che "Comanini ti mostri la rappresentazione scherzosa delle quattro stagioni eseguita da Arcimboldo; ammirerai un’opera deliziosa." Dopo una descrizione accurata del dipinto, a Figino viene garantito che "l’opera ti aggraderà meravigliosamente."

Contrariamente al carattere giocoso di gran parte delle opere di Arcimboldo, l’atmosfera qui è più oscura e tetra. Le quattro stagioni in una testa è, fra tutte le teste composite di Arcimboldo, quella che più si avvicina agli studi fisiognomici di Leonardo, suo predecessore a Milano. Dipinta attorno al 1590, dopo che Arcimboldo aveva fatto ritorno nella sua città natale, Le quattro stagioni è uno dei suoi ultimi lavori. Se non proprio un autoritratto dell’autore nell’inverno della sua vita, senz’altro quest’opera è una summa della sua carriera.