Fantasia notturna by Adam Herszaft - before 1939 Fantasia notturna by Adam Herszaft - before 1939

Fantasia notturna

incisione all'acquaforte •
  • Adam Herszaft Adam Herszaft before 1939

Vi presentiamo oggi questa incisione all'acquaforte grazie al Jewish Historical Institute a Varsavia, dove possiamo trovare uno dei più importanti archivi digitali su tutta la tradizione ebraica. Rappresenta una risorsa molto valida per tutti coloro interessati alla storia e alla cultura degli ebrei polacchi.

Un breve articolo pubblicato il 20 dicembre del 1928 sul giornale “Nasz Przegląd” e scritto da Edward Kleinlerer, ci aiuta a fare un po' di luce sull’ormai dimenticato paesaggista Adam Herszaft.

Questo talentuoso pittore specializzato nella tecnica della puntasecca e dell’acquaforte era appassionato della città di Venezia. Ci ritornò infatti dopo molti anni e trascorse le sue serate a passeggiare fra i sui stretti calli al fine di immergersi completamente nell’atmosfera della città. Solo a quel punto era in grado di catturarne l’atmosfera esatta.

Sappiamo oggi tutto questo grazie all’autore del testo menzionato prima, che accompagnò Herszaft in una delle sue passeggiate ed ebbe in seguito l’opportunità di guardare l’artista all’opera. E fu un lavoro scrupoloso: Herszaft approcciò ogni soggetto con molta devozione, ogni dettaglio con molta accuratezza. Una caratteristica impressionante, soprattutto se consideriamo che le tecniche scelte sono molto faticose e dispendiose.

L’incisione, attualmente conservata nella collezione del JHI, ci mostra una città con palazzi fantastici immersi nell’oscurità, imponenti davanti ad un mare scuro. Anche se sembra essere stato ispirato da una delle passeggiate notturne dell’artista fra le vie veneziane, questo dipinto è invece frutto della sua immaginazione. E sebbene possiamo ritrovare in questa incisione lo spirito della Serenissima, in realtà l’artista si ispirò alle città dipinte da Carpaccio e Veronese.

Secondo Kleinlerer, la popolarità delle incisioni di Herszaft deriva dal ”profondo amore dell’artista per esse”; la sua abilità nel catturare l’essenza del dipinto così come e le sue proprie impressioni non sempre si tradusse in una rappresentazione fedele di un paesaggio urbano.