Ragazza bretone che cura le piante in serra by Anna Petersen - 1884 - 121 x 110 cm Ragazza bretone che cura le piante in serra by Anna Petersen - 1884 - 121 x 110 cm

Ragazza bretone che cura le piante in serra

olio su tela • 121 x 110 cm
  • Anna Petersen Anna Petersen 1884

Ai tempi di Anna Petersen, alle donne non era consentito votare, né iscriversi all'Accademia di Belle Arti. L'artista ha rappresentato questa donna impegnata a riflettere anziché a lavorare, a significare che le donne sono esseri umani pensanti indipendenti.

La ragazza che cura le piante in serra in effetti non sta curando alcunché nel momento in cui viene ritratta. Ciò può essere dovuto al fatto che sta posando, ma anche al fatto che ha una vita interiore così vivace che non riesce proprio a concentrarsi sul lavoro. Negli anni intorno al 1880, dipingere donne così piene di vita indipendente dimostrava chiaramente come le donne stessero gradualmente prendendo coscienza del loro valore. Non sono semplicemente proprietà di un uomo, e nemmeno creature spensierate guidate solo dai loro bisogni. Questa donna è padrona di se stessa, e sa come coltivare la natura. Vive in un tempo maturo per ripiantare e far germogliare nuovi fiori - in senso sia letterale che metaforico.

Anna Petersen era amica di Anna Ancher, Marie Luplau, Emilie Mundt e Bertha Wegmann. Benché non potevssero iscriversi all'Accademia né votare, desideravano ardentemente questi diritti - almeno per le generazioni future di donne. A dispetto di queste restrizioni, Anna Petersen ebbe molto successo come artista, per un certo periodo. Nel 1899, Marie Luplau scrisse una recensione dei dipinti di Anna Petersen per il giornale "Hvad vi vil. Organ for Kvindesagen - Fredssagen - Arbejdersagen" ("Cosa vogliamo. Un giornale per la causa delle donne - La causa della pace - La causa delle lavoratrici"), affermando che potrebbero all'apparenza sembrare spogli e asciutti, ma l'artista eccelleva nel lavorare con "l'atmosfera della scena". Nonostante l'appoggio dei suoi amici, tra i quali vi era l'influente J.F. Willumsen, Anna Petersen non vendette neanche un dipinto a nessun museo mentre era in vita, e soffrì di una sempre crescente "irrequietezza nervosa" che gradualmente la privò della capacità di lavorare.

Presentiamo il dipinto di oggi grazie allo Statens Museum for Kunst.  

A domani!

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