Layla & Majnun

Secondo la tradizione, Qays ibn-al Mulawwah fu un poeta arabo beduino vissuto nel 7° secolo d.C. Era innamorato di Layla al-Aamiriya, una fanciulla benestante appartenente alla sua stessa tribù. Sebbene il loro amore fosse reciproco, la famiglia di Layla non approvò la loro unione, e proibì loro di stare insieme. Layla presto sposò un altro uomo, al quale rimase fedele (alcune versioni della storia riportano che il matrimonio non fu mai consumato perché lei rimase fedele al suo vero amore). Alla notizia del matrimonio, un affranto Qays fuggì dai suoi sconvolti genitori e vagabondò nella foresta, dove scivolò nella pazzia. Trascorreva i giorni e le notti piangendo per Layla e componendo poesie, guadagnandosi così il soprannome di Majnun ('pazzo d'amore').

Sebbene esistano svariate versioni della storia nelle tradizioni arabe, turche, indiane ed azere, la leggenda di Layla e Majnun fu resa popolare nel XII secolo dal grande poeta persiano Nizami Ganjavi.

L'opera di oggi raffigura Layla che fa visita a Majnun nella foresta. Majnun è deperito e consumato perché ha smesso di mangiare, ed è circondato dagli animali della foresta. Si narra che gli animali mostrarono molta compassione per Majnun e gli tenessero costante compagnia.

 - Maya Tola

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