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Presentiamo il dipinto di oggi grazie alla Pinacoteca di Brera :)
Dopo un periodo trascorso a Roma, Boccioni decise di trasferirsi a Parigi nel 1906, spinto dalla povertà e disilluso al clima artistico della capitale italiana, dove i fermenti e le innovazioni che stavano avendo luogo in Europa non avevano alcuna eco. Intraprese quindi una serie di viaggi che comprese un soggiorno in Russia e terminò col suo trasferimento a Milano, dove rimase, attratto dal nuovo spirito tecnologico che animava la città, e dove conobbe quelli che sarebbero diventati i fondatori del movimento futurista, gli uomini che firmarono il primo Manifesto nel 1909. Boccioni aderì prontamente al movimento, diventandone forse il suo maggior interprete e teorico.
In Rissa in galleria, realizzato nei mesi immediatamente successivi alla sua firma del Manifesto tecnico dei pittori futuristi (1910), Boccioni utilizza – portandola all'estremo – la tecnica divisionista per studiare il movimento della folla e per creare effetti inediti di luce e dinamismo, accentuati dall'utilizzo di colori complementari estremamente vivaci.
P.S. Leggete qui cosa è successo prima che Boccioni diventasse un futurista!