Girolamo Francesco Maria Mazzola
Questo artista, che proveniva da Parma, è considerato uno dei pittori più progressisti della prima metà del XVI secolo in Italia. Perché? Semplice: le opere di Parmigianino costituiscono la transizione tra il Rinascimento e il Manierismo. “Più tosto d'angelo che d'uomo” è la descrizione che il Vasari fa del Parmigianino nelle sue Vite del 1568, e così si presentava all'osservatore il ventunenne artista, nel dipinto che vediamo oggi. La mano destra (in realtà la sinistra) è distorta ma esageratamente grande in primo piano, mentre la testa rimane esclusa dall'effetto ottico dello specchio convesso. Lo spoglio studio sullo sfondo, invece, viene riflesso dallo specchio da toletta, all'epoca già antiquato, col quale l'artista stava lavorando. Un altro aspetto ingegnoso lo vediamo verso il bordo destro del dipinto: una cornice dorata, essa stessa facente parte dell'opera che Parmigianino sta creando al cavalletto.
Presentiamo l'opera di oggi grazie al Kunsthistorisches Museum di Vienna.
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P.S. Tramite questi magnifici disegni del Parmigianino potrete dare un'occhiata alla vita quotidiana nell'Italia del XVI secolo. <3