Bia de’ Medici by Agnolo Bronzino - 1542 - 1545 - 63,3 x 48 cm Bia de’ Medici by Agnolo Bronzino - 1542 - 1545 - 63,3 x 48 cm

Bia de’ Medici

olio su tavola • 63,3 x 48 cm
  • Agnolo Bronzino - 17 Novembre 1503 - 23 Novembre 1572 Agnolo Bronzino 1542 - 1545

Agnolo Bronzino fu un pittore manierista di Firenze. Fu anche l'artista di corte della potente famiglia dei Medici, che governava Firenze all'epoca. Ricevette per la prima volta il patrocinio dei Medici nel 1539, quando rientrò fra i molti artisti scelti per eseguire le complesse decorazioni per il matrimonio di Cosimo I de' Medici con Eleonora di Toledo, figlia del viceré di Napoli. Di lì a poco divenne, e rimase per la maggior parte della sua carriera, il pittore ufficiale del duca e della sua corte. Le figure dei suoi ritratti - spesso interpretate come esempi statici, eleganti e alla moda di superbia e sicurezza impassibili - influenzarono il corso della ritrattistica di corte europea per un secolo.

Oggi vi presentiamo il ritratto della piccola Bianca, Bia, che era figlia di Cosimo, nata prima del suo matrimonio del 1539.

Nel 1560, l'ambasciatore in Toscana di Francesco Maria II della Rovere, Simone Fortuna, scrisse in una lettera che Cosimo “nei suoi primi anni da duca, aveva avuto, da una nobildonna fiorentina, una bambina che era stata battezzata nel nome della Sua Eccellenza Illustrissima, e chiamata Bia. E la signora duchessa, trovandola nella sua casa, la stava allevando amorevolmente, in quanto nata da suo marito prima che lei divenisse sua moglie”. La bambina fu quindi cresciuta, come spesso accadeva, accanto ai figli legittimi della famiglia, circondata dall'affetto di Eleonora di Toledo e di sua madre, Maria Salviati, con la quale trascorreva molto tempo e che la amava particolarmente.

Sfortunatamente, all'età di circa cinque anni, Bia si ammalò improvvisamente verso la fine del gennaio 1542, e morì nel giro di poche settimane.

Il duca era affranto, e fece realizzare una maschera funeraria in gesso della bambina, come risulta dall'inventario del Guardaroba del 1553, che conteneva anche la prima annotazione del ritratto di Bia eseguito dal Bronzino, menzionato da Giorgio Vasari nelle sue Vite. Alcuni studiosi hanno avanzato la teoria che Bronzino non ritrasse la bambina quando era in vita, ma che usò la maschera mortuaria come modello. La data dell'opera si colloca quindi fra il 1542 e il 1545, quando il pittore completò anche il ritratto di Eleonora di Toledo con suo figlio Giovanni (conservato agli Uffizi), che potete trovare nel nostro Archivio e che utilizza la stessa soluzione di altri dipinti, ponendo la figura contro uno sfondo blu scuro che diventa più chiaro attorno al volto.

Buon martedì!

P.S. Guardate i ritratti di quattro donne potenti ritratte da Agnolo Bronzino!