Oggi è la festa della donna! Presentare arte realizzata da artiste donne, spesso dimenticate e ignorate, è una delle principali cause della nostra missione; noi presentiamo la loro arte anche senza che ci sia una ricorrenza particolare. Ma oggi a maggior ragione ce n'è una, quindi perché non ricordarvi la grandiosa e coraggiosa Artemisia Gentileschi, la più celebrata artista donna del XVII secolo? In questo ritratto compare raffigurata nei panni di Santa Caterina d'Alessandria, santa cristiana martirizzata all'inizio del IV secolo. È appoggiata a una ruota dentata spaccata, lo strumento del suo martirio, alla quale fu legata e torturata e che divenne il suo attributo classico nell'iconografia in pittura. La sua mano destra, che tiene delicatamente tra pollice e indice la palma del martirio, è posata contro il petto.
La santa è raffigurata come resiliente, avendo sopportato la tortura – proprio come l'artista stessa aveva dovuto subire durante il processo per il suo stupro, avvenuto quando aveva solo diciassette anni a opera del pittore Agostino Tassi. Dopo il processo Artemisia si trasferì da Roma a Firenze, dove probabilmente fu realizzato questo dipinto. Artemisia sembra avere usato molto spesso le sue sembianze nei dipinti realizzati a Firenze; alcuni autoritratti erano già noti, altri sono stati registrati durante gli inventari del XVII secolo. Essendo nuova in città e desiderosa di mostrare il suo talento, potrebbe aver realizzato questi dipinti appositamente come autopromozione.
P.S. Leggete di più su Artemisia e Caterina d'Alessandria, due figure femminili forti della storia!
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