Testa di Oba

Il Regno del Benin, conoscuto anche come Regno di Edo, fu una monarchia nel territorio che attualmente appartiene alla Nigeria meridionale. Fu uno dei più antichi e sviluppati Stati della costa occidentale dell'Africa e si sviluppò a partire dal precedente Regno Edo di Igodomigodo intorno all'XI secolo d.C., concludendosi con l'annessione da parte dell'Impero Britannico del 1897. Oggi vi presentiamo un'opera davvero caratteristica dell'arte Edo: una testa d'ottone.

Questa scultura commemorativa in ottone fuso, che rappresenta con sembianze idealizzate un oba, vale a dire un re, rappresenta un volto giovane e tondo reso con un alto grado di stilizzazione. Le guance gonfie e gli occhi dilatati, le dimensioni del bordo alla base dell'opera, il suo peso e le protuberanze simili ad ali attaccate alla corona sono caratteristiche delle sculture in ottone fuso realizzate durante il tardo periodo della corte reale del Benin. Quest'opera avrebbe sicuramente occupato una posizione d'onore su un'altare del palazzo del re.

Gli oba del Benin fanno risalire le loro origini a una dinastia regnante che iniziò nel XIV secolo. Il titolo di oba passava al maschio primogenito alla morte del regnante. Il primo obbligo del nuovo re era quello di creare un altare dedicato al suo predecessore posizionato nel punto in cui il nuovo monarca comunicava con i suoi antenati e con il padre deceduto. Assicurando la continuità dinastica, questo santuario custodiva vari manufatti scolpiti e fusi, tra cui teste in ottone come quella che vi presentiamo oggi. Questa testa fungeva da veicolo attraverso il quale il vecchio re trasferiva il suo potere al nuovo regnante, che ne accettava l'autorità e la responsabilità per dirigere e definire con successo la sua vita futura. Il popolo del Regno Edo considerava queste teste come il luogo in cui era custodito il carattere, la conoscenza, l'autorità, il successo e la conduzione familiare di un uomo. Queste sculture erano quindi un punto di riferimento visivo costante da un sovrano all'altro, rafforzando e giustificando la successione nel solco di un'unica dinastia. L'oba è spesso chiamato con il suo nome encomiastico "Grande Capo", sottolineando come la testa del leader vivente fosse il centro di responsabilità del regno.

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