Senza titolo

L'opera d'arte di oggi è presentata nell'ambito del nostro nuovo progetto "DailyArt si fa contemporaneo" in cooperazione con il Museo di Arte Moderna di Varsavia. Fino all'11 marzo ogni  martedì e sabato vi presenteremo le opere di artisti contemporanei polacchi che sono attualmente in esposizione alla mostra "As you can see" al MoMA di Varsavia. Speriamo sia una nuova, ma piacevole e interessante esperienza per voi. Buon divertimento! Aleksandra Waliszewska – nata nel 1976 a Varsavia, dove vive e lavora. Una pittrice; negli ultimi anni ha realizzato diversi disegni e gouaches. La Capsula, un film del 2012 realizzato dalla regista greca Athina Rachel Tsangari era basato sui suoi lavori. Nella sua arte, Waliszewska esplora fonti non contemporanee. Alcune delle opere presentate alla mostra sono un omaggio al disegnatore e incisore del tardo sedicesimo secolo Jan Ziarko. Negli ultimi anni, l'artista è tornata ripetutamente ai temi dell'oppressione, della tortura, della soggiogazione sessuale e della bestialità, nel senso sia della specie ibrida sia di comportamento assetato di sangue. Le vittime - meno frequentemente che carnefici - sono donne, sottoposte alle bestie umanoidi e agli uomini sadici. L'opera monumentale di Waliszewska è un racconto morale del nostro tempo, suddivisa in migliaia di capitoli, che, come ha detto l'artista, parla con Maurizio Cattelan. E' un "avvertimento contro il male prima che arrivi il tempo della gioia e della dolcezza".