La Venere di Urbino by Tiziano Vecellio - 1538 - 119 x 165 cm La Venere di Urbino by Tiziano Vecellio - 1538 - 119 x 165 cm

La Venere di Urbino

olio su tela • 119 x 165 cm
  • Tiziano Vecellio - c. 1488/1490 - 27 Agosto, 1576 Tiziano Vecellio 1538

La Venere di Urbino di Tiziano fu l'ispirazione per l'oera di ieri l'Olympia di Manet, ma mentre l'Olympia era deliberatamente scandalosa, la Venere di Urbino lo è molto meno. Mentre Olympia raffigura una cortigiana, il lavoro di Tiziano celebra un aspetto meno transazionale della dea romana dell'amore, il che non rende affatto scioccante rappresentarla come una donna nuda e distesa. Detto questo, questa Venere, con il suo collo leggermente ricurvo e lo sguardo languido rivolto verso lo spettatore, è ancora molto provocante - ed erotica senza timore. Si pensa che sia stato acquistato per la prima volta da Guidobaldo II della Rovere, duca di Urbino, forse per celebrare il suo matrimonio. Il cane ai piedi di Venere è un tradizionale simbolo di fedeltà (e appare di nuovo nel ritratto di Tiziano di Eleonora Gonzaga, la madre del duca), mentre le donne sullo sfondo setacciano una cassa di vestiti, molto probabilmente un cassone - una cassa tradizionalmente donata in Italia come regalo di nozze.