Trittico di Sant’Ippolito by Dieric Bouts & Hugo van der Goes - tra il 1465 e il 1475 - 89,2 x 92 cm Trittico di Sant’Ippolito by Dieric Bouts & Hugo van der Goes - tra il 1465 e il 1475 - 89,2 x 92 cm

Trittico di Sant’Ippolito

olio su legno • 89,2 x 92 cm
  • Dieric Bouts & Hugo van der Goes - XV secolo - XV secolo Dieric Bouts & Hugo van der Goes tra il 1465 e il 1475

Hugo van der Goes era un pittore fiammingo. Fu uno dei maggiori pittori fiamminghi del tardo XV secolo, insieme a Jan van Eyck, Rogier van der Weyden, Hans Memling e Dieric Bouts. Apportò importanti innovazioni, come un nuovo monumentalismo, uno specifico spettro di colore, e uno stile individuale di ritrattismo. Ipppolito da Roma (170 – 235 d.C.) fu il più importante teologo del III secolo della Chiesa cattolica a Roma, dove probabilmente nacque. Fozio I di Constantinopoli lo descrive nella sua “Biblioteca”, come discepolo di Ireneo, il quale si diceva fosse discepolo di Policarpo, e dal contesto di questo passaggio si suppone che Fozio suggerisca che anche Ippolito si dichiarasse tale, anche se tale asserzione è dubbia. Ippolito entrò in conflitto con i papi del suo tempo, e pare che abbia guidato un gruppo scismatico in diretta rivalità col vescovo di Roma.

Si è opposto ai vescovi romani, i quali avevano ammorbidito il sistema penitenziale in modo da favorire il sempre più ampio numero di pagani neoconvertiti; ma molto probabilmente, quando morì da martire, si era riconciliato con la Chiesa. Stando al racconto di Prudenzio (poeta romano cattolico), Ippolito fu trascinato da cavalli selvaggi fino alla sua morte, in un inquietante parallelismo col mitologico Ippolito, anche lui trascinato fino alla morte da cavalli selvaggi ad Atene. Prudenzio descrisse la tomba sotterranea del santo, e dichiarò di avere visto un dipinto che raffigurava l’esecuzione di Ippolito. Confermò anche il 13 di agosto come data in cui lo si celebrava, ma ciò si riferisce alla figura dell’Ippolito soldato convertito da San Lorenzo, come scritto nel Menaion (libro liturgico) della Chiesa Ortodossa orientale. Spesso infatti Ippolito veniva anche confuso con un martire dallo stesso nome, che fu seppellito nella città di Porto, vicino Roma, della quale si pensa sia stato vescovo e che fu martirizzato annegato in un pozzo.
Il racconto di Prudenzio ha portato Ippolito ad essere considerato il patrono dei cavalli. Nel Medioevo i cavalli malati venivano portati a St Ippolyts, nell’Hertfordshire, in Inghilterra, dove è presente una chiesa dedicata proprio a loro.

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