Vincent van Gogh
Oggi vi presentiamo un altro capolavoro dal Kröller- Müller Museum- a gennaio, ogni domenica vi proponiamo un pezzo dalla loro collezione. Oggi abbiamo preparato qualcosa di davvero speciale, un gemma rara. Godetevela :)
Intorno al 1885 non c’era nessun altro dipinto olandese che vantasse così tante imprecisioni deliberate, oltre che una bellezza scura, grezza. Vincent Van Gogh scrisse: ”se ricevo un rifiuto, anche se vengo spesso frainteso, spesso sbagliando - fondamentalmente, penso di non sbagliare.” Più tardi scrisse a Theo (suo fratello) “vedi, ho voluto, lavorando, far capire che questa povera gente, alla luce di una lampada, mangia patate servendosi dal piatto con le mani, ha zappato essa stessa la terra dove quelle patate sono cresciute”.
È il dipinto più ambizioso del periodo olandese di Van Gogh. Prima di iniziare a dipingere, diede vita a un centinaio di ritratti per studiare con accuratezza i tratti degli allevatori, vari disegni e due dipinti-studio. Con questo si prepara per il suo primo gran dipinto sul tema della vita rurale nel Brabante settentrionale, opera che che padroneggia con grande maestria. Egli vuole dar prova del fatto che sta diventando un pittore esperto. Questo dipinto precede la versione finale che ha praticamente la stessa composizione, ma il cui layout è più simile a quello di uno schizzo.
Van Gogh completa i suoi disegni e i suoi studi a casa della famiglia contadina Groot-van Rooij. Non è tra le sue intenzioni dar vita a ritratti precisi di queste persone, egli vuole far percepire l’atmosfera e la natura primitiva dell’ardua vita rurale.