Putto con Tamburello by Donato di Niccolò Betto Bardi - Acquisito nel 1902 - 36,2 x 14,7 x 16,2 cm Putto con Tamburello by Donato di Niccolò Betto Bardi - Acquisito nel 1902 - 36,2 x 14,7 x 16,2 cm

Putto con Tamburello

bronzo, tracce di doratura • 36,2 x 14,7 x 16,2 cm
  • Donato di Niccolò Betto Bardi - Circa 1386 - 13 dicembre 1466 Donato di Niccolò Betto Bardi Acquisito nel 1902

Abbiamo un esperimento per voi. Oggi e domani vi presentiamo due capolavori molto diversi tra loro e creati in ambienti totalmente diversi. Sono stati accoppiati dal Bode-Museum, che vorrebbe presentarveli.

Che cosa determina se un oggetto è arte o un’altra cosa? La classificazione non è solo una questione di estetica e padronanza di mezzi. Più frequentemente, a giocare un ruolo decisivo sono i preconcetti sull’arte e quanto gli oggetti d’arte vi si inseriscano. Il putto di Donatello (circa 1386–1466) e la statuetta della dea o principessa del Benin, di un artista sconosciuto, sono entrambi dei capolavori, ma hanno ricevuto trattamenti diversi.

Il putto, una piccola figura alata, conta come una delle più importanti piccole sculture degli inizi del Rinascimento italiano, un periodo di innovazione artistica e sperimentazione. Quest’opera mostra un Donatello all’apice della sua creazione artistica; non si può dubitare dell’abilità tecnica e della visione creativa che le stanno dietro. Equilibrando in modo precario il suo corpo su una conchiglia, il putto ruota attorno a un asse, si gira a sinistra e spinge indietro la mano per colpire il suo tamburello. Donatello ha espresso con il metallo i momenti più fugaci. Essendo un oggetto in bronzo, la statuetta viene associata al potere politico e culturale.

Come capolavoro del Rinascimento italiano, al putto è stato dato l’onore di posare al fianco del busto di Flora Bode, attribuito a Leonardo da Vinci (1452–1519), e di altre più tarde statuette in bronzo al Kaiser-Friedrich-Museum, oggi chiamato Bode-Museum, il quale cerca di trasmettere un’idea della cultura in cui le opere sono state create.

Domani vi diremo di più riguardo alla statuetta del Benin.