Allegoria del trionfo di Venere by Agnolo Bronzino - 1545 circa - 146,1 x 116,2 cm Allegoria del trionfo di Venere by Agnolo Bronzino - 1545 circa - 146,1 x 116,2 cm

Allegoria del trionfo di Venere

olio su legno • 146,1 x 116,2 cm
  • Agnolo Bronzino - 17 Novembre 1503 - 23 Novembre 1572 Agnolo Bronzino 1545 circa

Nel 1540, il Duca di Firenze, Cosimo de Medici, commissionò un’opera d’arte come regalo per il re Francesco I di Francia. L’opera è stata realizzata dal pittore di corte, Agnolo Bronzino (1503-1572), ed è diventata il capolavoro di questo artista. Allegoria del trionfo di Venere è un dipinto bellissimo, ricco di simbolismo. Venere, dea dell’amore e della bellezza, occupa il centro dell’immagine. È nuda e tiene in mano una mela (Paride gliel’ha data durante un concorso di bellezza). Suo figlio Cupido, dio dell’amore, le tocca il seno e si prepara a baciarla. Notate, tuttavia, che lei sta allontanando la sua freccia. A destra, la scena è occupata dal Piacere, il bambino nudo con le rose; dietro di lui c’è l’Inganno, una creatura con la testa di una ragazza e il corpo di una bestia, che offre un favo di miele a Venere. Sopra di loro, un uomo, il Tempo, ferma l’Oblio, che prova a coprire la scena con un velo. Dietro a Cupido c’è una figura urlante, identificata come la Gelosia, forse per gli effetti della sifilide, una malattia che raggiunse proporzioni epidemiche nel XVI secolo. È un dipinto grandioso, in cui elementi classici ed erotici si aggiungono alla virtuosità del pittore manierista.

- Rute Ferreira

Se volete vedere un altro dipinto con Venere e Cupido, leggete riguardo ad “Amore sacro e profano" di Tiziano su DailyArt Magazine.