David con la testa di Golia

La ricca cultura marittima di Genova l’ha resa un’importante crocevia artistica ed in essa sono converse le influenze artistiche sia dal Nord che dal Sud Europa. Nei primi anni del diciassettesimo secolo, Bernardo Strozzi, un frate cappuccino, era il pittore più in vista della città. La sua produzione, assai varia, riflette la varietà degli stimoli forniti da un centro così cosmopolita. Anche se nei primi anni della sua carriera si è dedicato principalmente alla pittura devozionale, più tardi le sue fonti d’ispirazione si sono fatte più ampie; la sua pittura di genere (cioè avente come soggetto scene o luoghi di vita quotidiana) è stata molto ammirata nei secoli, specialmente per i quadri rappresentanti cucine.

Il David è stato dipinto a Venezia, un altro centro cosmopolita di commercio via mare, dove Strozzi ha vissuto per gli ultimi quindici anni della sua vita. La sconfitta del gigante Golia da parte di David non era letta solamente come una storia biblica, ma anche come metafora del trionfo del bene contro il male e della vittoria politica contro i tiranni. I colori pieni e la pennellata fluente sono usati da Strozzi per ben definire le piume del cappello ed i tessuti indossati da David, dipinti con colori vivaci e sensuali, tipici della pittura veneziana di allora; essi sono in netto contrasto con la testa decapitata di Golia, dai tratti scuri e cerei, che è tuttavia dipinta con la medesima passione.

Questo dipinto è esposto fino al 22 luglio 2018 al Cincinnati Art Museum, nell’esibizione Cagnacci: Painting Beauty and Death. :)

Potete trovare alcune altre raffigurazioni di David qui.