Jean Lecomte du Nouÿ
Questo dipinto raffigura un eunuco che vuole sposare la schiava di un harem. Ha una visione di lei mentre fuma la sua pipa da oppio, ma la piccola figura con in pugno un coltello che gronda sangue ci ricorda che l'anatomia dell'eunuco gli preclude il compimento del suo sogno. Il contorno di una mano accanto alla firma è un khamsa, un simbolo usato per scongiurare il male.
Questo dipinto è ispirato a Lettere Persiane di Charles Montesquieu, pubblicato nel 1721. Il libro racconta le esperienze di due nobili persiani, Usbek e Rica, che viaggiano attraverso la Francia. Usbek si lascia alle spalle cinque mogli (Zashi, Zéphis, Fatmé, Zélis e Roxane) affidate a un certo numero di eunuchi neri, uno dei quali è il capo o primo eunuco. Durante il viaggio e il lungo soggiorno a Parigi, commentano, in uno scambio di lettere con amici e mullah, i vari aspetti della società cristiana occidentale. Con il passare del tempo, vari disordini colpiscono il serraglio e, a partire dal 1717, la situazione si evolve rapidamente. Usbek ordina al suo capo eunuco di reprimere la ribellione, ma il suo messaggio non arriva in tempo, e una rivolta provoca la morte delle sue mogli, e il suicidio per vendetta della sua favorita, Roxane, e, pare, della maggior parte degli eunuchi.
Questo dipinto è stato suggerito da uno dei nostri utenti, Jay. Grazie! :)
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