Testa di moro by Peter Paul Rubens - 1618-20 - 45.7 x 36.8 cm Testa di moro by Peter Paul Rubens - 1618-20 - 45.7 x 36.8 cm

Testa di moro

olio su tavola • 45.7 x 36.8 cm
  • Peter Paul Rubens - 28 giugno 1577 - 30 maggio 1640 Peter Paul Rubens 1618-20

L'identità di questo pensoso ed introspettivo africano e la sua relazione con l'artista Peter Paul Rubens sono sconosciute ma così intriganti. Rubens fu uno dei più grandi pittori dell'Europa settentrionale del Diciassettesimo secolo, e dipinse questo stesso uomo almeno in un'altra occasione. Una tavola recante quattro raffigurazioni di teste, ciascuna da un'angolazione diversa, è conservata nella collezione del Royal Museum of Fine Arts di Bruxelles. Si ritiene sia stata dipinta alcuni anni prima di questo ritratto, il che suggerisce che l'africano risiedesse ad Anversa, dove Rubens viveva e lavorava, e che fosse qualcuno con cui l'artista manteneva una qualche forma di conoscenza. Anche se in Europa era crescente il mercato degli schiavi, vi erano molti africani liberi che si stabilirono nei maggiori centri di commercio del continente; Anversa era il più grande porto d'Europa. Forse faceva parte della servitù della casa di un ricco uomo d'affari di Anversa o di un nobile che era anche un mecenate, poiché anche il pittore contemporaneo di Rubens, Jacob Jordaens, lo ritrasse.   

Questo dipinto non è un ritratto finito come molti altri della collezione. Rubens non si è curato di completare lo sfondo, né di nascondere il procedimento pittorico. Se guardate attentamente infatti, Rubens vi rivelerà la meccanica della pittura, anche tramite la varietà delle pennellate: a volte tamponando, altre volte dando colpi di colore, altre volte posandolo delicatamente (tra i colori ci sono il bianco, il grigio, il rosso, il marrone, il blu ed il nero) il tutto nel tentativo di creare l'illusione della testa di un vero uomo africano che acquisisce tridimensionalità su di una superficie piatta. Questa tavola è un esercizio artistico, una lezione sullo stile pittorico di Rubens. 

E' probabile che Rubens abbia eseguito questo studio di testa per uno dei soggetti dell'Adorazione dei Magi. Durante il Medioevo era diventata credenza diffusa che i tre Magi, con i loro doni di oro, incenso e mirra, rappresentassero i tre continenti allora conosciuti: Europa, Asia e Africa. Anche avvenimenti della storia antica fornivano l'opportunità di includere africani nell'arte europea. La data di questo studio ad olio è molto vicina a quella della scrittura dell'Otello di Shakespeare. Riguardo alle motivazioni che portarono Rubens a eseguire questo delicato e vivace ritratto di un africano nell'Europa di inizio Seicento, possiamo solo fare congetture basate su ciò che comprendiamo della sua tecnica e delle sue abitudini, e dal contesto sociale del suo tempo.

Presentiamo il dipinto di oggi grazie alla Hyde Collection.

P.S. Qualcosa di divertente oggi: guardate come vengono immaginate qui le gambe dei personaggi di dipinti famosi :D

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