Édouard Manet
Continuiamo il nostro mese speciale con la Alte Nationalgalerie and Gemäldegalerie (Staatliche Museen zu Berlin) di Berlino. Oggi abbiamo per voi questo magnifico Manet. Godetevelo!
Manet preferiva le composizioni con due persone rispetto ai ritratti veri e propri, perché aprivano alla possibilità di interessanti situazioni di dialogo. Questo ritratto doppio di Jules Guillemet e sua moglie, dipinto nella serra del pittore Johann Georges Otto Rosen, è una delle opere più importanti di questo genere, per via della sensibilità con la quale vengono utilizzate le più delicate nuance di colori e contrasti per descrivere e riconnettere la relazione psicologicamente tesa, e solo all'apparenza distaccata, delle due figure. Il tema del dipinto è l'interazione tra l'elegante signora — proprietaria di una boutique di Parigi — ed il gentiluomo rivolto nella sua direzione. Sembra piuttosto minuto, per via del modo in cui è chinato in avanti, sfiorando il limitare della tela, mentre la bella signora, con la disinvolta nobiltà della sua postura adagiata occupa la gran parte dello spazio pittorico. Sebbene siano divisi dallo schienale della panca — che possiede un suo proprio fascino dovuto alla trasparenza — il punto focale di questa ricca scena ambientata nella serra, con tutte le piante ed i colori delicati, sono le mani che si avvicinano tra loro fin quasi a sfiorarsi.
I dipinti di Manet sono affascinanti per molte ragioni: una tavolozza di colori delicati ma non senza tensioni di contrasti, e soggetti liberi da contenuti letterari o simbolici. Questa è pittura al suo massimo livello, che attinge ad una immaginazione particolarmente fervida, in costante consapevolezza dei fenomeni visivi, e con il dono dell'osservazione silenziosa che traduce ogni veduta in un'esperienza visiva sottilmente mediata. In particolare nelle composizioni con due o più figure, vi sono anche scene magistralmente drammatizzate, con disposizioni psicologicamente intriganti degli attori, o più spesso figuranti silenti, che non parlano e non si muovono, come gli elementi di una natura morta.
P.S. Qui trovate i dieci più bei ritratti di Édouard Manet!