Egon Schiele
La carriera di Schiele è stata breve, intensa e sorprendentemente produttiva. Prima di morire di influenza nel 1918 all'età di 28 anni, aveva dipinto più di 300 quadri a olio e diverse migliaia di opere su carta. La figura umana offriva a Schiele il materiale più potente per i suoi soggetti, sia per i quadri che per i disegni.
L'intensità psicologica degli autoritratti di Schiele si riscontra raramente nei suoi innumerevoli studi di giovani donne, molte delle quali nude o vestite in maniera provocante, che vengono trattate in maniera distante, meri oggetti di analisi formale. Spesso isolate sulla pagina, senza alcun riferimento all'ambiente circostante, queste figure sono studi raffinati nella linea, composizione e gestualità. Questo ritratto di donna seduta vista da dietro è espressivo nonostante il viso non sia visibile. Molto probabilmente, la modella è la moglie di Schiele, Edith Harms, all'epoca ventiquattrenne, che egli sposò nel 1915 e che morì di influenza tre giorni prima di lui. Vestita solo parzialmente, ma con i capelli, biondo ramati, accuratamente acconciati, la figura indossa una giacca a righe blue su una camicia bianca, abbigliamento tipico di una donna rispettabile. Tuttavia, nella parte inferiore del corpo, indossa indumenti nei quali Schiele di solito dipingeva le prostitute: sottoveste di pizzo bianco e calze scure.
Vi auguriamo un buon weekend!
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