Autoritratto come allegoria della pittura by Artemisia Gentileschi - 1638-39 - 96,50 x 73,70 cm Autoritratto come allegoria della pittura by Artemisia Gentileschi - 1638-39 - 96,50 x 73,70 cm

Autoritratto come allegoria della pittura

olio su tela • 96,50 x 73,70 cm
  • Artemisia Gentileschi - 8 luglio 1593 - c. 1656 Artemisia Gentileschi 1638-39

Oggi, nel 1593, nasceva a Roma Artemisia Gentileschi, una delle più grandi pittrici barocche italiane. 

Il padre Orazio era un noto artista e Artemisia si formò presso la sua bottega per molti anni prima di realizzare opere sue. Negli anni attorno al 1610 Artemisia fu violentata da un collaboratore anziano della bottega, Agostino Tassi. Questo avvenimento influenzò tutto il resto della sua vita ed è riflesso nella sua arte, che spesso raffigura soggetti e temi di donne forti, come Giuditta decapita Oloferne o Salomè con la testa del Battista. Artemisia fu una donna molto indipendente ed un'artista prolifica.

Qui presenta sé stessa come allegoria della pittura. Questo dipinto fu influenzato dalle opere di Cesare Ripa, specialmente dalla sua Iconologia, nella quale egli suggeriva come le virtù ed i concetti astratti dovessero essere raffigurati, cioè con qualità ed apparenze umane. Ripa scrisse che "Pittura" dovrebbe essere “Una bellissima donna, con folti capelli neri, sparsi e ritorti in vari modi, con sopracciglia inarcate che suggeriscano un pensiero immaginifico, la bocca coperta da una pezza legata dietro le orecchie, con una catena d'oro al collo dalla quale penda una maschera, e che porti scritto in fronte "imitazione." Tiene il pennello in una mano e la tavolozza nell'altra, abbigliata con vestiti di tessuto evanescente drappeggiato.” A parte la pezza legata davanti alla bocca, Artemisia segue questa descrizione praticamente alla lettera. Si tratta anche di una audace dichiarazione d'intenti, dal momento che il dipinto mostra un raro tema femminista in un'epoca nella quale le donne raramente avevano un lavoro, e ancor più raramente diventavano famose per esso.

Questo autoritratto fu probabilmente realizzato durante il periodo che Artemisia trascorse in Inghilterra, tra il 1638 ed il 1639. 

Artemisia è una delle pittrici che compaiono nel nostro Quaderno delle Artiste; lo trovate qui!

P.S. Qui potete leggere di uno dei più famosi dipinti di Artemisia Gentileschi, quello che si pensa sia stato ispirato dal suo personale trauma: Giuditta decapita Oloferne.