Jacques-Louis David
Questo monumentale dipinto fu l'ultima opera della lunga carriera di Jacques-Louis David. Esiliato dalla Francia nel 1816 per aver votato a favore della decapitazione del re Luigi XVI, l'orgoglioso David scelse di rimanere a Bruxelles fino alla morte, nonostante i numerosi tentativi degli amici di riportarlo in patria. L'artista cominciò questo dipinto nel 1821 e lo completò tre anni dopo. In un contesto surreale, un tempio fluttua tra le nuvole, dove Marte, il dio della guerra, si lascia tacitamente spogliare delle armi e cede al fascino di Venere. Intorno a loro ci sono le Tre Grazie e, ai piedi di Marte, Cupido slaccia i sandali del dio. Tutte le figure sono nude senza provare nessun imbarazzo. È qui evidente che David amasse il teatro, poiché la scena è caratterizzata da un piacevole senso di sensualità e frivolezza. Il contrasto tra le imponenti dimensioni dell'opera e il soggetto amoroso, tradizionalmente legato al piccolo formato, è a dir poco sorprendente in un artista che si era creato una seria reputazione e i cui dipinti storici erano un esempio di perfezione virtuosistica. Qui l'artista osò rompere radicalmente con il suo stile precedente in un'opera ambiziosa che sorprende per il suo tentativo di combinare antichità, idealismo e realismo.
Vi presentiamo oggi quest'opera grazie ai Musei Reali di Belle Arti del Belgio.
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P.S. Sapevate che Jacques-Louis David ha dipinto la scena di omicidio più famosa della storia dell'arte? Venite a scoprire questo e altri dipinti raccapriccianti.