Sebbene le nature morte floreali fossero tradizionalmente considerate un genere minore, acquisirono grande popolarità durante l’epoca dell’Impressionismo e del Realismo. Offrivano agli artisti una ricca opportunità per esplorare colore e luce e per creare narrazioni libere dalle costrizioni formali. Adolphe Monticelli abbraccia questa libertà nel suo bouquet, utilizzando pennellate corte e spesse per costruire l’immagine. I fiori e il vaso sono resi in vibranti macchie di colore, con i soli nontiscordardimé chiaramente identificabili: la maggior parte dei fiori rimane astratta e suggestiva.
Theo van Gogh, fratello di Vincent e mercante d’arte, acquistò questa natura morta floreale da Monticelli nel 1886, e l’opera ebbe un grande impatto su Vincent, il quale, profondamente ispirato da essa, ne parlò appassionatamente. Durante la sua permanenza a Parigi, gli amici gli portavano fiori freschi, e Vincent realizzò molte nature morte floreali, opere che richiamavano la composizione audace di Monticelli e l’espressività delle pennellate e dell’impasto, rivelando la profonda influenza che questo artista ebbe sullo stile in evoluzione di Van Gogh.
Chi l’avrebbe detto?
P.S. Nel nostro set di 50 cartoline sui fiori nell’arte troverete anche la categoria delle nature morte floreali in diversi stili. :)
P.P.S. I fiori sono a lungo stati un tema centrale della pittura delle nature morte. Scoprite 10 iconiche nature morte floreali! Non sono bellissime?