Lilith by John Collier - 1892 Lilith by John Collier - 1892

Lilith

Olio su tela •
  • John Collier - 27 gennaio 1850 - 11 aprile 1934 John Collier 1892

Lilith è il nome ebraico di una figura della mitologia giudaica, contemplato in precedenza nel Talmud Babilonese, che si pensa sia derivato in parte da una precedente categoria di demoni femminili della religione mesopotamica, citata nei testi cuneiformi della Sumeria, Accadia, Assiria e Babilonia. Il termine ebraico Lilith o Lilit (tradotto come creatura della notte, mostro della notte, strega della notte o stridio di gufo) appare per la prima volta in Isaia 34:14. Nel manoscritto conosciuto come "Dead Sea Scrolls Songs of the Sage" il termine compare in una lista di mostri. Nelle iscrizioni magiche ebraiche sulle coppe o sugli amuleti, a partire dal VI secolo dell'Era Comune, Lilith è identificata con un demone femminile e compare la sua prima raffigurazione. Nel folclore ebraico, a partire dall'VIII e X secolo dell'Alfabeto di Ben Sira, Lilith diventa la seconda moglie di Adamo che era stata creata allo stesso tempo (Rosh Hashanah) e dallo stesso cuore di Adamo. Questo contrasta con Eva che era, invece, stata creata da una costola di Adamo. La Fratellanza Pre-Raffaellita - a cui l'autore di questo dipinto John Collier era stato legato - nasce attorno al 1848 e fu profondamente influenzata dall'opera di Goethe sul tema di Lilith. Nel 1863, Dante Gabriel Rossetti della Fratellanza iniziò a dipingere quella che fu considerata più avanti la prima identificazione di Lilith. Un dipinto che egli si aspettava essere la "migliore rappresentazione fatta finora" della "femme fatale" secondo la reputazione romantica di Lilith: papaveri (morte e gelo) e rose bianche (sterile passione).