Un nobiluomo polacco by Rembrandt van Rijn - 1637 - 96,8 x 66 cm Un nobiluomo polacco by Rembrandt van Rijn - 1637 - 96,8 x 66 cm

Un nobiluomo polacco

olio su pannello • 96,8 x 66 cm
  • Rembrandt van Rijn - July 15, 1606 - October 4, 1669 Rembrandt van Rijn 1637

Dopo avere appreso i fondamentali del disegno e della pittura nella sua nativa Leida, Rembrandt van Rijn si recò ad Amsterdam nel 1624 per studiare per sei mesi con Pieter Lastman (1583–1633), famoso pittore storico. Dopo avere completato la sua formazione Rembrandt tornò a Leida. Attorno al 1632 si trasferì definitivamente ad Amsterdam, dove ben presto si affermò come il pittore principale della città. Riceveva numerose commissioni per ritratti e richiamava molti studenti che accorrevano per studiare il suo metodo di pittura.

Un nobiluomo polacco probabilmente non è il ritratto di una specifica persona, quanto piuttosto un generico tipo esotico che Rembrandt favoriva durante gli anni '30 del Seicento. Il cappello di castoro, il mantello di pelliccia scura, la massiccia catena d'oro e il medaglione ci suggeriscono che il soggetto potesse essere uno slavo, ma il titolo del dipinto non ha alcun fondamento fattuale. Dipinti come questo consentivano a Rembrandt di espandere i suoi orizzonti nella ritrattistica, perché non voleva sentirsi costretto dalle convenzioni tradizionali. Tramite drammatici accenti di luce e ombra sul viso del soggetto, pennellate audaci e densa applicazione di pittura, Rembrandt crea qui una presenza potente e quasi scultorea. Enfatizzando le sopracciglia aggrottate dell'uomo e mettendone in ombra gli occhi, Rembrandt lo ha ritratto come un individuo posato e riflessivo. Lo sguardo penetrante del Nobiluomo polacco, nonché l'incredibile somiglianza dei tratti del soggetto con quelli di Rembrandt, in particolare la zona degli occhi e del naso, ci porta a chiederci se questo ritratto non sia, di fatto, un fantasioso e alquanto abbellito autoritratto.

P.S. Scoprite qui sei magnifici esempi di autoritratti di Rembrandt che mostrano tutte le cose belle e brutte che gli sono capitate nella vita.