Emil Orlik
Oggi vi presentiamo un artista che non abbiamo mai presentato prima. Emil Orlik fu un pittore, incisore e litografo nato a Praga all'epoca parte dell'Impero austro-ungarico; visse e lavorò a Praga, in Austria e in Germania.
Orlik fu fortemente affascinato dall'arte giapponese e dai suoi paesaggi, un sentimento molto diffuso tra i suoi contemporanei. La scintilla di questo interesse si accese quando l'arte e i manufatti giapponesi, in particolare le xilografie, arrivarono in Europa a metà del XIX secolo. Questo scambio culturale fu possibile grazie alla graduale apertura dei porti giapponesi al commercio occidentale. Il suo impegno ad approfondire la cultura giapponese distinse Orlik dalla maggior parte dei suoi coetanei. Egli desiderava non solo apprezzare i meriti artistici dell'arte giapponese, ma anche padroneggiare le tecniche della stampa giapponese, la xilografia, sotto la guida dei maestri giapponesi nella loro patria. Il suo spirito pionieristico lo portò a diventare uno dei primi artisti europei a intraprendere un viaggio in Giappone all'inizio del 1900. Si unì alla schiera di artisti che, come Gauguin e Nolde, vollero conoscere regni inesplorati e abbracciare culture diverse. Il suo apprendistato artistico di dieci mesi in Giappone influenzò profondamente il suo futuro lavoro, consolidando la sua reputazione di "missionario della vera cultura dell'Asia orientale".
In quest'opera, Orlik mette in risalto le notevoli bellezze naturali del Giappone, con chiare tracce del suo debito nei confronti dell'arte giapponese: l'opera è infatti caratterizzata dalla piattezza, dagli elementi decorativi, dalla stilizzazione, dal punto di vista elevato e dalla composizione formale, caratterizzata da vibranti macchie di colore che evitano l'uso delle ombre.
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P.S. A cavallo tra il XIX e il XX secolo, il mondo occidentale ha conosciuto la mania della cultura e dell'arte giapponese, nota come Japonisme. Scoprite come ha influenzato vari elementi della cultura europea! In contrappunto alla storia di Emil Orlik, conosciamo quella di Kiyohara Tama, una pittrice giapponese che si trasferì in Sicilia e fece carriera come Eleonora Ragusa.