Ritratti alla Borsa by Edgar Degas - 1879 - 100 x 82 cm Musée d'Orsay Ritratti alla Borsa by Edgar Degas - 1879 - 100 x 82 cm Musée d'Orsay

Ritratti alla Borsa

olio su tela • 100 x 82 cm
  • Edgar Degas - 19 Luglio 1834 - 27 Settembre 1917 Edgar Degas 1879

Nel suo manifesto "Il nuovo dipinto" del 1876, il critico d'arte Edmond Duranty diceva che un ritratto dovrebbe essere "lo studio del riflesso della morale sull'aspetto fisico e sull'abbigliamento, l'osservazione dell'intimità di un uomo con il suo ambiente casalingo, delle particolarità che la sua professione imprime su di lui..." I dipinti di Degas furono una grande ispirazione per Duranty per quanto riguarda questo concetto dell'arte del ritratto. Alcuni anni dopo, in questo quadro, l'artista produsse un nuovo esempio di questo stile. Infatti, quello che potrebbe essere considerato a prima vista una comune scena di vita parigina, è essenzialmente un ritratto, quello del banchiere Ernest May (1845-1925), un collezionista e ammiratore di Degas. Apparentemente caotica, ma con un grande potere evocativo, la composizione si affida a una struttura solida e ingegnosa. Il pittore osserva il suo soggetto con una certa distanza. In quanto figlio di un banchiere fallito, Degas conosceva il mondo dei grandi guadagni ma rifiutò di esserne coinvolto.

May domina la scena, mentre i personaggi intorno a lui evocano l'agitazione che predomina alla borsa. L'artista però non ci mostra le loro facce, lascia i loro tratti indistinti per portare l'attenzione sul modello. May, col suo viso lungo e pallido, sembra molto più vecchio dei suoi 34 anni. I suoi lineamenti sono raffinati, potrebbe benissimo essere uscito da un dipinto di El Greco, un artista che Degas ammirava. Dall'altro lato, un po' dei sentimenti dell'artista verso la borsa e il mondo della finanza riesce a filtrare attraverso le figure sulla sinistra, nello sfondo. Oltre a disegnare il suo modello, Degas ci mostra i codici e gli usi di un intero gruppo sociale rappresentativo della sua epoca.